Esperimenti in gravità alterata possono aiutare la ricerca contro distrofie muscolari o far crescere “super muscoli” in provetta

Testare gli effetti di gravità superiore rispetto a quella terrestre in esperimenti per trasferire geni utili nella ricerca contro malattie di origine genetica quali le distrofie muscolari, oppure per ottenere tessuti muscolari più reattivi, “super muscoli”, utilizzabili in vitro e dall’elevata capacità contrattile. Sono gli obiettivi con cui il gruppo di ricerca “Transformers”, coordinato da Gianni Ciofani, ricercatore team leader del Centro di MicroBioRobotica (CMBR) dell’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) a Pontedera (Pisa) è stato selezionato – insieme ad altri tre gruppi in tutta Europa – dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA), nell’ambito della quinta edizione della campagna “Spin your thesis!”, che permetterà di compiere esperimenti in gravità alterata. Il gruppo “Transfromers” è composto da allievi dottorandi che afferiscono dell’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna e al Centro di MicroBioRobotica (CMBR) dell’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT): Agostina Grillone, Silvia Gualtieri, Attilio Marino, Antonella Rocca e Giada Genchi.
Per il secondo anno consecutivo, il gruppo coordinato da Gianni Ciofani, ex allievo proprio della Scuola Superiore Sant’Anna, ha superato le rigorose procedure di selezione a livello europeo. Il gruppo ha superato tutte le fasi della selezione che, adesso, lo porterà a eseguire gli esperimenti all’interno di una “centrifuga” dal diametro di otto metri, in grado di creare un ambiente con gravità fino a 20 volte superiore rispetto a quella terrestre. Si tratta della “Large Diameter Centrifuge”, che si trova al “Centro Europeo di Ricerca Spaziale e Tecnologica” dell’Agenzia Spaziale Europea, a Noordwijk, nei Paesi Bassi. Gli esperimenti in Olanda sono già stati fissati fra l’8 e il 19 settembre 2014, mentre le analisi sui campioni da utilizzare sulla “Large Diameter Centrifuge” saranno effettuate a Pontedera, al Centro di MicroBioRobotica dell’Istituto Italiano di Tecnologia.
“L’esperimento selezionato – spiega Gianni Ciofani, a nome del gruppo - mira ad approfittare degli effetti della gravità superiore a quella terrestre sull’esecuzione di una tecnica importante per aiutare il trasferimento di geni che potranno dimostrarsi utili nella lotta a malattie genetiche, come le distrofie muscolari, ma anche nell'ottenimento di costrutti muscolari utilizzabili in vitro caratterizzati da elevata capacità contrattile”.
Lo sviluppo del progetto può essere seguito anche su Facebook: www.facebook.com/SYT14Transformers.
Didascalie foto. Dall'alto:
1) La “Large Diameter Centrifuge” in azione.
2) Foto di gruppo. Da sinistra: Agostina Grillone, Giada Genchi, Gianni Ciofani, Silvia Gualtieri, Antonella Rocca, Attilio Marino.
3) Cellule muscolari transfettate con un gene esterno, che determina l'espressione della GFP, proteina fluorescente verde.